Soggetto
Re di Cuori
Caratteristiche
Olio su tela
70×50 cm
Edizione Limitata
Disponibile
Cornice di Protezione in Plexiglass Top Quality
Disponibilità Stampe d’autore Serie Numerate 40x28cm
Descrizione
Come per le Regine, la carta dei Re gioca sull’approccio duale e scisso dell’essere umano. In questo caso la Carta si scinde in Convinzione e Dubbio. Nella parte superiore, altrimenti detta Convinzione, sfila sagittalmente un’ aristocratica siluette, tronfiamente agghindata come si confà al rango che rappresenta. La figura, altera e distante, lancia il proprio sguardo verso un orizzonte immaginario e con alterigia controlla con sicurezza una spada che trafigge un cuore. Quest’effige incarna l’atteggiamento consapevole di chi ha introiettato le proprie paure e insicurezze e ha forgiato una personalità totalmente risolta.
Il maschio convinto e motivato non teme le sfide che gli si pongono davanti, e accetta gli imprevisti e le contraddizioni del proprio ruolo dominante. Il cuore che trafigge, pare accettare docilmente la passività della propria condizione, come ad indicare, che la risoluta determinazione conduce ad esiti scontati, fausti e pieni di costrutto. L’elsa della spada contiene due piccoli cuori, che stanno a indicare l’unione fortunata tra due creature affini. Le cromie della veste, giocate sulla giustapposizione tra colori complementari, sono adottate apertamente dall’artista con precisi connotati simbolici. Essi indicano equilibrio emotivo, saggezza decisionale e capacità introspettiva.
La parte inferiore, detta Dubbio, traduce in simboli l’ardua lotta del maschio contemporaneo, dibattuto, tra la rincorsa all’appagamento affettivo e la brama legata alla realizzazione sociale. Questa dicotomia, lo porta a dibattersi senza meta, finendo per annegare in un limbo di attese e comportamenti errati. Il dubbio rappresenta l’incapacità dell’uomo moderno di ricostruire armonia dalla “coincidentia oppositorum”, la sua mano sinistra (arto dell’indugio) lo porta a brandire maldestramente una spada, il cui peso smodato lo induce a penetrare, quasi con scorno, se stesso, i propri fallimenti e non un cuore, che non è necessariamente un cuore di donna.
Il gesto goffo, sottolinea, come a monte di molte relazioni interpersonali fallimentari, vi sia l’incapacità di introiettare, da parte del versante apparentemente più forte, dinamiche irrisolte dell’io. L’indecisione genera titubanza e disarmonia gestuale, tutto appare artefatto e macchinoso. La spada simboleggia inoltre il flusso di pensieri che si adoperano verso uno scopo che, se supportati da binari solidi e non sconnessi, conducono a mete appaganti.
Il seme di cuore presente nella carta non deve certo fuorviare, la presa di coscienza delle stridenti contraddizioni che albergano in ognuno di noi, da parte del maschio, figura proattiva per eccellenza, può, se alimentata da volontà e determinazione, condurre verso frontiere di eccellenza non solo in campo affettivo. Nel caso dei Re e delle Regine, Amanda ha semplicemente dato voce alle molteplici esperienze personali, dichiarando con delicata bonomia come ogni maschera che, volenti o nolenti, dobbiamo talvolta indossare, nasconde nature dinamiche in perenne mutamento.