Soggetto
Re di Quadri
Caratteristiche
Olio su tela
70×50 cm Disponibile
Edizione Limitata
Cornice di Protezione in Plexiglass Top Quality
Disponibilità Stampe D’autore Serie Numerate di 40x28cm
Descrizione
L’immagine speculare di ciò che Amanda, nella carta della Regina, intitola Agiatezza, è nella carta del Re, chiamata Solidità. Il Re di quadri ci accoglie con sguardo garbato ma volitivo allo stesso tempo. L’espressione austera, come di colui che possiede una, “grande autorità nel proprio sembiante”, come gli spiriti magni nel limbo dantesco, contribuisce a comunicare sicurezza e controllo. La corona dorata con dettagli verdi e rossi asserisce nuovamente grande convinzione nell’approccio ai propri obiettivi, e pervicacia supportata da conoscenza e consapevolezza. L’ascia che indossa con fierezza, simboleggia l’atavico strumento usato dalle generazioni che l’hanno preceduto e che si sono adoperate con abnegazione nella costruzione di solide fondamenta etiche dalle quali non può prescindere. La mano sinistra alza il pollice in segno di apertura al confronto, definendo una sorta di legame implicito con chiunque intenda relazionarsi a lui, perseguendo analoghe finalità.
Le sue vesti sono adornate con clipei dorati dal ventre vermiglio a simboleggiare i traguardi realizzati e i guadagni materiali. Le foglie d’ulivo che adornano la manica, mostrano come l’ottenimento di traguardi economici possa avvenire anche in ottemperanza a leggi etiche e di rispetto verso il prossimo. I semi di quadri sulle braccia esprimono onore e benemerenza. Mentre i semi sulla banda laterale raccontano tenacia e asservimento. Le cromie delle vesti in tonalità calde raccontano dell’infinità energia che alimenta i suoi progetti. L’altro versante antitetico alla Solidità, viene chiamata da Amanda Inaffidabilità. La sua mimica si mostra da subito sufficientemente eloquente. L’atteggiamento inaffidabile racconta di un uomo intriso di dubbio e speciosa arroganza. La dinamica gestuale, esplicitata nella figura,
tradisce una propensione al dialogo, nell’ottemperare i propri obiettivi, votata al sotterfugio e all’orpello negoziale. L’intero volto, risulta inibente e alimenta dubbio e sfiducia. Il profilo dell’uomo inaffidabile, pur essendo dotato di potenzialità, rappresentate dalla corona dorata, tende al dolo e al raggiro.
La simbologia latente della figura, racconta di un atteggiamento neghittoso nell’utilizzare le proprie migliori risorse. L’ascia sulle spalle esprime in questa circostanza, grettezza di pensiero e dovizia di mezzi inespressi. Questi ultimi inibiscono e compromettono l’interscambio fecondo con ogni interlocutore in buona fede, in virtù di una viziata attitudine al confronto col prossimo. Il gesto della mano simboleggia diffidenza e chiusura. I clipei dorati sono qui visti con diversa accezione, rappresentano cioè la pochezza delle risorse che la persona diffidente dispone. Il ramo di ulivo è solo un espediente ignorato nel quale non credere, usato solo per blandire la fiducia del prossimo. Tutto ci parla di finzione e inaffidabilità.